I progetti
PROGETTO ACCOGLIENZA CAMPOVERARDO: “Il Pagliaccio Ciacci”
L’accoglienza rappresenta sicuramente un nucleo significativo della nostra programmazione educativo-didattica. Siamo convinte che un’attenta progettazione di questa “FASE” ha sicuramente una significativa ricaduta sia per il singolo bambino/a sia a livello di clima-benessere scolastico. Quando accogliamo a scuola un bambino/a incontriamo un universo di elementi emotivi e cognitivi che derivano dalle sue precedenti esperienze di distacco e dal personale stile di rielaborazione delle situazioni nuove.
L’accoglienza non può e non deve perciò concludersi nei primi mesi di scuola ma richiede un’attenzione che prosegue nel tempo riconoscendo la centralità del bambino/a durante tutto il suo percorso scolastico. Davanti a tanta complessità a livello di risposta affettivo-emotiva si rende necessaria una strutturazione progettuale in cui va dedicata particolare attenzione a tempi, spazi, obiettivi e conquiste formative perseguibili.
Per l’accoglienza il team degli insegnanti ha pensato di proporre come sfondo integratore il personaggio del “Pagliaccio Ciacci” che animerà l’ingresso a scuola dei bambini attraverso canzoni, musiche e giochi di prestigio. Per i bambini di tre anni, dopo l’iniziale momento di animazione si attiveranno due laboratori nei quali gli alunni, assieme a un familiare, avranno l’opportunità di “fare”. Infatti realizzeranno alcune opere grafico-pittoriche in piccolo gruppo ed individualmente. Mentre per i medi e i grandi l’esperienza continuerà attraverso attività grafico-pittoriche, manipolative, linguistiche, psicomotorie, sonoro-musicali. Ciacci interagirà con i bambini solo attraverso l’espressione mimico-gestuale.
PROGETTO FESTE
Nella nostra scuola l’anno scolastico è scandito da una serie di eventi che forniscono ai bambini il senso del ritmo e delle ciclicità e li aiutano a formare i primi concetti spazio-temporali. Questi momenti assumono il carattere di festa perché vengono vissuti in modo speciale; nel tempo sono diventati “tradizione” per la positiva ricaduta che hanno sui bambini e sulle loro famiglie. Per la realizzazione di alcune feste (Carnevale e festa di fine anno) la scuola si avvale della collaborazione dei genitori favorendo e facilitando la nascita di rapporti interpersonali che confermano il valore sociale della scuola nella società odierna. La realizzazione e l’allestimento delle feste sono per i bambini momenti importanti nei quali condividere esperienze di gioia, serenità, collaborazione tra bambini e tra bambini e adulti e conoscere i simboli legati alla tradizione.
Il lavoro didattico relativo al PROGETTO FESTE si snoda durante tutto l’anno scolastico “da una festa all’altra” ed ha inizio con la festa d’autunno “Castagnata” per passare poi alla festa di Natale che si festeggia l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie. A Carnevale i bambini festeggeranno il giovedì grasso tra canti e balli e una merenda conviviale. La festa di fine anno è dedicata al saluto ai bambini “grandi” che si stanno preparando ad un passaggio molto importante nella loro storia personale e scolastica e si apprestano ad aprire un nuovo capitolo ricco di novità ed impegno.
POTENZIAMENTO PSICOMOTORIO
La scuola dell’infanzia, sulla base dei risultati della ricerca scientifica di questi ultimi vent’anni, rivalutando il ruolo che la corporeità e le sue manifestazioni dinamiche rivestono nella formazione di una personalità armonica, si è posta, come finalità, quella di considerare l’educazione psicomotoria come “condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa. Inoltre inserisce quei contenuti di natura segnica i cui alfabeti sono indispensabili per l’espressione soggettiva e la comunicazione interpersonale e interculturale”. (Ordinamenti 1991)
POTENZIAMENTO INTELLIGENZA NUMERICA
Il potenziamento viene fatto tramite curricolo implicito, curricolo esplicito e alcune esperienze significative che partono dal vissuto dei bambini, dalle loro ipotesi e congetture sulla realtà che li circonda: scolastica e non. L’esperienza legata al curricolo esplicito avrà una scadenza settimanale e le insegnanti di ogni sezione sceglieranno il giorno che ritengono più opportuno. Mentre per il curricolo implicito ci sarà una parte che si manifesterà quotidianamente es. (quanti siamo oggi, chi manca), creando contesti matematici dove i bambini individualmente, in coppia, frontalmente o in piccolo gruppo potenzieranno tale intelligenza.
Il programma si articola in quattro aree riguardanti i processi cognitivi principali per la costruzione della conoscenza numerica: i processi lessicali, i processi semantici, i processi pre-sintattici e di conteggio. Nel primo anno di scuola dell’infanzia il potenziamento di codesti processi avviene con i numeri 1-2-3. Il secondo anno con i numeri 1-2-3-4-5. Il terzo anno con i numeri 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10.
POTENZIAMENTO DELL’INTELLIGENZA LINGUISTICA
(Quanto segue è stato estrapolato da un articolo di Lerida Cisotto, rivista Scuola dell’Infanzia n° 5 gennaio 2008)
L’infanzia è un periodo dell’età evolutiva ricco di potenzialità, e questo è particolarmente vero per l’apprendimento del linguaggio, che nei primi sei anni di vita registra uno sviluppo sorprendente, in termini di lessico, sintassi e usi. Quando inizia la scuola dell’infanzia, il bambino dispone di un repertorio articolato di competenze linguistiche: conversa con naturalità, racconta semplici episodi, si impegna a farsi capire dagli altri, interagisce verbalmente con adulti e compagni. Ma soprattutto è motivato ad essere partecipe della comunità linguistica, che è comunità di vita, esperienze, conoscenze ed affetti. Apprendere una lingua non è, infatti, memorizzare solo parole, significa ampliare moltissimo le opportunità per comprendere e innovare se stessi e il mondo in cui si vive. Di qui il convincimento che la scuola dell’infanzia può fare un investimento prezioso sulle risorse del bambino, offrendo opportunità multiple per fare esperienza di linguaggio: a partire dall’affinare le competenze orali che iniziano con l’entrare in sintonia con il pensiero dell’altro per costruire un discorso e poi per costruire insieme conoscenze di vario tipo. La lingua però non ha solo funzione comunicativa, essa concorre anche ad alimentare pensiero, creatività ed immaginazione.
Nella scuola dell’infanzia, l’attività privilegiata in cui questi aspetti si raccordano è il RACCONTO o la LETTURA DI STORIE. Un altro aspetto importante è, inoltre, quello dell’ALFABETIZZAZIONE, in quanto i contesti di vita del bambino al giorno d’oggi sono colmi di scritte che alimentano curiosità e desiderio di conoscere il codice alfabetico. Questa tensione innesca un processo spontaneo di concettualizzazione della lingua scritta. Si può, dunque, affermare che non potenziare tali processi è un po’ sprecarli, poiché, come scrive Ferreiro, “i bambini hanno la brutta abitudine di non chiedere mai il permesso per imparare”.
PROGETTO ACQUATICITÀ
Le insegnanti hanno maturato la convinzione che la possibilità di utilizzare una piscina per la promozione dell’attività acquatica sia un’occasione da non sottovalutare. Essa infatti avvicina i bambini/e ad un aspetto psicofisico della realtà che riserva notevoli spunti per la crescita globale della persona, oltre ad essere un modo per avvicinarli all’esercizio fisico in questo momento storico-sociale in cui i bambini hanno perso, nella quotidiana fretta genitoriale, tante opportunità di sano movimento. L’approccio metodologico del progetto è centrato sull’atteggiamento di “scoperta” del bambino/a determinato dalla sua naturale curiosità. Nel corso di questi ultimi anni, sul piano didattico, è risultato molto efficace l’utilizzo di uno sfondo integratore come mediatore di comunicazione tra la soggettività e il mondo esterno e aiuto nel passaggio dalla dimensione affettiva alla conoscenza oggettiva e all’organizzazione logica degli elementi di conoscenza appresi. Da non sottovalutare è poi l’aspetto, che pur essendo gli insegnanti supportati dalla presenza negli spogliatoi da alcuni genitori o nonni disponibili, i bambini/e potenziano notevolmente la loro autonomia personale (svestirsi, rivestirsi …) in un contesto insolito.
La realizzazione dell'attività è subordinata all'adesione della quasi totalità delle famiglie.
PROGETTO LINGUA INGLESE
Il progetto di lingua inglese nella nostra scuola dell’infanzia vuole offrire occasioni stimolanti e significative affinché i bambini possano entrare in contatto con espressioni linguistiche e culturali diverse dalle proprie, legate ad altri modi di vivere e stare insieme. Questo permetterà loro di ascoltare l’inglese, di riprodurre alcune frasi, di conoscere nuove storie e di giocare con un’altra lingua. La nostra scuola vuole avvalersi dell’esperienza di un’insegnante madrelingua in questo progetto per offrire una valida competenza in questo ambito e dare un’opportunità importante e rara ai bambini.
Il bambino nell’età della scuola dell’infanzia dimostra che l’attitudine ad apprendere e la curiosità nei confronti delle novità da imparare sono nel pieno delle potenzialità. Questo fa sì che il bambino si trovi nelle migliori condizioni per un primo approccio all’apprendimento di una lingua straniera. L’intervento didattico, infatti, non si configura come insegnamento precoce, sistematico in lingua inglese, ma come sensibilizzazione del bambino ad un codice linguistico diverso da quello familiare e, in generale, ad una cultura “altra”.
Il progetto è co-finanziato dalla scuola e dalle famiglie.
PROGETTO TEATRO
Da alcuni anni la nostra scuola offre ai bambini l’opportunità di accedere ad un percorso teatrale. Il progetto coinvolge tutte le sezioni e prevede alcuni incontri laboratoriali condotti da un esperto di teatro ragazzi, il dottor Mattia Berto, e si conclude con una rappresentazione finale. Crediamo che la continuità, in questo percorso educativo - didattico, rappresenti un punto di forza di notevole importanza, perché la continuità si gioca su diversi fronti tra i quali fondamentali risultano essere quelli relazionali e di contesto. Gli insegnanti hanno acquisito nel tempo la consapevolezza che il linguaggio teatrale dà l’opportunità al bambino di vivere determinate esperienze che nessun altro ambito può offrire. Ogni linguaggio possiede un patrimonio storico-culturale unico. Attraverso il percorso si acquisiscono e si potenziano specifiche competenze affettive, relazionali, corporee, motorie, percettive, espressive, comunicative e creative.
PROGETTO CONTINUITÀ
All’interno della commissione continuità infanzia-primaria le insegnanti programmano attività da svolgersi in gruppo con i bambini della scuola primaria, ex compagni che sono passati al nuovo ordine di scuola. L’esperienza offre al bambino dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e del primo anno della scuola primaria l’opportunità di percepire che ogni scuola di ogni ordine e grado ha la sua identità specifica, perché risponde ad una determinata età della persona, però allo stesso momento si possono vivere e realizzare esperienze comuni da condividere con gioia e creatività, e far sentire così le scuole più vicine: un vero istituto comprensivo.
PROGETTO COUNSELING PSICOPEDAGOGICO
Il progetto di counseling psicopedagogico si prefigura come un servizio offerto in aiuto ad insegnanti e genitori nell’affrontare difficoltà educative, relazionali e comunicative nei diversi contesti educativi. L’innovazione del progetto sta nel promuovere, già a partire dalla scuola dell’infanzia, un intervento di prevenzione attraverso la strutturazione di uno “spazio ascolto” aperto ai genitori e agli insegnanti.
Obiettivi del progetto sono: fornire un servizio di consulenza agli insegnanti mirato a favorire il successo formativo e a potenziare l’efficacia e la professionalità dei docenti. Inoltre, mettere a disposizione un servizio di consulenza ai genitori da realizzarsi sia attraverso colloqui individuali, sia attraverso itinerari formativi su tematiche da loro richieste.