Vetrina della scuola

Fra la Memoria e il Ricordo

Fra il 27 gennaio, Giorno della Memoria, e il 10 febbraio, Giornata del Ricordo, nella nostra scuola secondaria sono state realizzate alcune attività di conoscenza dei fatti storici collegati a queste due date. La prima, il 27 gennaio, ricorda le vittime dell'Olocausto; la seconda, il 10 febbraio, è una solennità nazionale italiana che commemora le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

Gli studenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi si sono recati, il 3 febbraio scorso, in visita al Monumento Nazionale dell'Internato Ignoto, accompagnati da alcuni membri dell'ANP e dell'Auser. La visita al Tempio e al Museo è stata ricca di informazioni e carica di emozioni. Per maggiori informazioni sul museo dell'internamento e sugli I.M.I:, i soldati italiani internati nei campi di lavoro tedeschi dopo l'8 settembre 1943, cliccare qui http://www.museodellinternamento.it/

Giovannino Guareschi, il "papà" di Don Camillo e Peppone, fu uno degli I.M.I.(Internati Militari Italiani) e, a testimonianza della tragedia da lui vissuta ha scritto un famosissimo brano, intitolato "Signora Germania", nato nella Baracca 18 del Lager di Beniaminowo all’inizio del ’44, e che qui riportiamo.  

Signora Germania, tu mi hai messo fra i reticolati, e fai la guardia perché io non esca. E’ inutile, signora Germania: io non esco, ma entra chi vuole. Entrano i miei affetti, entrano i miei ricordi. E questo è niente ancora, signora Germania: perché entra anche il buon Dio e mi insegna tutte le cose proibite dai tuoi regolamenti. Signora Germania, tu frughi nel mio sacco e rovisti fra i trucioli del mio pagliericcio. E’ inutile, signora Germania: tu non puoi trovare niente, e invece sono lì nascosti documenti d’importanza essenziale. La pianta della mia casa, mille immagini del mio passato, il progetto del mio avvenire. E questo è ancora niente, signora Germania. Perché c’è anche una grande carta topografica al 25.000 nel quale è segnato, con estrema precisione, il punto in cui potrò ritrovare la fede nella giustizia divina. Signora Germania, tu ti inquieti con me, ma è inutile. Perché il giorno in cui, presa dall’ira, farai baccano con qualcuna delle tue mille macchine e mi distenderai sulla terra, vedrai che dal mio corpo immobile si alzerà un altro me stesso, più bello del primo. E non potrai mettergli un piastrino al collo perché volerà via, oltre il reticolato, e chi s’è visto s’è visto. L’uomo è fatto così, signora Germania: di fuori è una faccenda molto facile da comandare, ma dentro ce n’è un altro e lo comanda soltanto il Padre Eterno. E questa è la fregatura per te, signora Germania.

Gli studenti del "Laboratorio di scrittura giornalistica", prendendo spunto dal brano di Guareschi, hanno prodotto alcune riflessioni che vogliamo condividere, consapevoli che coltivare la memoria di ciò che è stato, trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza dei fatti è il solo modo per rispondere, ora e sempre, all'accorato appello di Primo Levi

"... Meditate che questo è stato:

vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuore

stando in casa

andando per via,

coricandovi alzandovi;

ripetetele ai vostri figli..."

 

Riflessioni sul Giorno della Memoria e sul Giorno del Ricordo

Brani scelti a cura degli allievi del “Laboratorio di scrittura giornalistica”

Anno Scolastico 2014-2015

La casa delle ombre”: era chiamato così, dagli abitanti del luogo, un campo di concentramento nazista. Quelle ombre parlano ancora… Sono le testimonianze di coloro che hanno vissuto la violenza della guerra.

Noi, ragazzi di terza, vogliamo dedicare alcune riflessioni a tutte le vittime dell’odio… a quelle ombre che, ancora, ci parlano…

Alessia P. […]

Per quante iniziative di pace e rispetto ci possano essere, ci sarà sempre qualcuno che vorrà spazzare via vite umane innocenti. Secondo alcune menti la risposta ad ogni problema è la violenza. Queste persone fanno della violenza e della dominazione la loro ragione di vita; la loro missione è quella di far rimanere in terra solo altre persone uguali a loro. Purtroppo tutto ciò che è “diverso” spaventa, ma la realtà è che siamo tutti diversi. Siamo diversi in tutto, dal banale modo di vestire, al modo di reagire, dall’atteggiamento, al modo di pensare. Perché si può spogliare una persona di tutto ciò che la rende felice, ma una sola cosa non si può togliere: IL PENSIERO. Il pensiero è ciò che identifica una persona, che la rende diversa. [...]

Edoardo E.

Da sempre nella storia sono state compiute stragi e massacri, persone innocenti sterminate in nome di ideali non di certo morali. Affinché queste cose non accadano più, dobbiamo fare tesoro della testimonianza delle persone che hanno vissuto sulla loro pelle queste tragedie. Purtroppo non è lontana nel tempo, la strage in Nigeria da parte degli integralisti nella città di Baga (2000 innocenti). Cosa fondamentale è l’educazione delle future generazioni e la sensibilizzazione su ciò che ancora oggi accade.  

Giada C.

Signora Germania, devi capire che l’essere umano non è soltanto corpo, ma è anche anima. Anche se il nostro corpo è vulnerabile alle tue cattiverie, la nostra anima e tutto quello che contiene è immune da te. Dentro la nostra anima, i nostri ricordi, i nostri affetti, le nostre immagini del passato e il progetto del nostro futuro sono protetti dalle tue violenze. Anche quando ci vedrai morire sotto il tuo cospetto, non illuderti Signora Germania, perché l’unica parte di noi che ne uscirà sconfitta è il nostro corpo. Infatti, la nostra anima si ergerà più forte e più potente che mai, dando vita a dei nuovi noi stessi, migliori dei primi. Ed è allora che dovresti capire che quello che fai è inutile: noi non eravamo, non siamo e non saremo mai pedine sotto il tuo controllo. Perché finché c’è l’anima, noi saremo persone, persone capaci di dimostrare che amore e amicizia mai potranno essere controllate fino in fondo. Ci sarà sempre un pizzico di umanità in noi ed è per questo che tu sei fregata, Signora Germania.

Andrea S.

Tu Germania puoi uccidermi, far il mio corpo dilaniato, ma ciò che nascerà da esso non imprigionerai qui, bloccato; ed esso si salverà, salirà, a fermarlo nessun piastrino, raggiungerà il cielo, ed abbraccerà il Signore Divino. E per impedirlo dell’identità mia impossessarti tu vorrai, ma non avrai controllo sulla mia umanità finché non ci riuscirai. Ma sai, veder questo desiderio esaudito non puoi, perché non mi arrendo, non si arrendono gli eroi.  

Daniele C.

Germania, fra i reticolati mi hai messo e alla mia casa penso spesso. Fai entrare i miei affetti e sentimenti, ma anche proibizioni dei tuoi regolamenti. Tu mi racchiudi in questa prigione senza motivo o ragione. Ma quando con la mia anima uscirò,  per sempre felice sarò.

Anonimo

Le persone possono toglierci tutto, separarci dalle cose a cui teniamo di più, ma non potranno mai distruggere l’amore che abbiamo verso gli altri e verso Dio. Così come non potranno mai distruggere i nostri sogni e le nostre speranze. E finché le nostre speranze resteranno vive, saremo in grado di rialzarci dopo ogni caduta.

Rebecca S.

Le persone non sono fatte solo di pelle e ossa, ma anche di uno spirito, dove è racchiusa la loro vera identità, che nessuno può annullare.

                                                        

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